Racconto

REMO

Remo è un ragazzo dall’indole buona, tanto da far nascere il sospetto che la sua sia una sorta di coazione a donare più che vera bontà. È grande e grosso, cosa che lo mostra come un potenziale pericolo agli occhi degli altri. Da adolescente trova l’amore in una ragazza fragile, Serena, che sprofonda poco a poco nell’anoressia. I tentativi disperati non riusciranno a salvarla, nonostante Remo arrivi persino a nutrirla col proprio sangue, di cui dispone in quantità tale che nemmeno tagliandosi le vene dei polsi riesce a morire. Incapace di essere capito e amato diventa un adulto di successo, non smettendo di donare parti di sé a chiunque sia disposto ad accettarle, senza chiedere nulla in cambio. Accusato ingiustamente di un delitto infame, finisce per chiudersi sempre di più in se stesso. Non potendo vivere in mezzo a un’umanità che lo rifiuta, Remo troverà da solo una sorprendente alternativa.

(Citazione) “Non voleva dare disturbo, camminava in punta di piedi, silenziosa. Infastidita dalla propria consistenza fisica. Si chiamava Serena, ma lo era di rado. Fu la mia cura per i brufoli dopo che le creme allo zolfo e gli unguenti avevano fallito. Qualcosa che avevo dentro era in risonanza con qualcosa che aveva dentro lei. Anche se non si trattava della stessa cosa.”

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